“Remise en forme”: intervista con Avner Israeli, CEO di Massivit 3D
La stampa 3D punta essenzialmente a trasformare i processi di produzione all’interno del mondo industriale e negli ultimi 30 anni si è evoluta costantemente verso tale cambiamento. Ora la tecnologia sta anche iniziando a presentare opportunità di applicazione fattibili per il settore del grande formato/del POP-POS e della comunicazione visiva. Siamo riusciti a parlare con Avner Israeli, CEO di Massivit 3D, per saperne di più sull’offerta della sua azienda e su come le attività in questo settore potrebbero trarre vantaggio dalla stampa 3D.
La stampa 3D continua a essere una delle parole in voga e come tale ha certamente ammaliato la mente delle persone; potrebbe descrivercela brevemente per coloro che ancora non la conoscono?
Certamente. Nonostante abbia fatto notizia tra alcuni dei media principali soltanto negli ultimi tempi, in realtà la tecnologia ha quasi trent’anni. Oggi si è consolidata tra i produttori più importanti del mondo in settori chiave come quello aerospaziale, automobilistico e medicale, oltre che in tanti altri. In questi settori la stampa 3D continua ad avere un impatto, principalmente per la prototipazione e la produzione a breve termine, ma anche, in misura crescente, per le parti destinate all’uso finale e per gli utensili della linea di produzione.
Bene, esiste da 30 anni, ma soltanto ora sta diventando improvvisamente popolare?
Non esattamente; la stampa 3D ha conosciuto una costante evoluzione nel tempo, ampliando i segmenti e i mercati o gli usi a cui è destinata, ma negli ultimi tempi si è davvero affermata come una tecnologia per rivoluzionare il modo in cui vengono fatte le cose. Questo può essere attribuito principalmente alle velocità di stampa assai maggiori e ai materiali sempre più avanzati. Questi fattori, insieme al progresso negli strumenti di modellazione 3D e ad altri sviluppi, le permettono di servire esigenze differenti. Dal momento che la stampa 3D è un processo additivo, rappresenta un’alternativa molto efficace ed economica ai metodi di produzione tradizionali.
Allo stesso modo, per l’industria grafica tradizionale, la stampa 3D ha la flessibilità, la velocità e il prezzo di vendita per aprire le porte a enormi nuove opportunità creative e condurre gli utenti verso un aumento dei profitti.
Sembra interessante e un passaggio armonioso all’offerta di Massivit 3D, la stampante Massivit 1800. Questa soluzione utilizza, tuttavia, un’altra variante della stampa 3D?
Esatto. Lo sviluppo di questa stampante ci ha visti essenzialmente “reinventare la stampa 3D”, con la creazione di una nuova tecnologia proprietaria, GDP (Gel Dispensing Printing). In maniera decisiva, ciò consente la solidificazione istantanea e una stampa ad alta velocità, alla base della quale c’è il gel di stampa esclusivo, il Dimengel. Ciò, insieme ad altre tecniche speciali, consente alla Massivit 1800 di stampare in modo molto rapido, in formati grandi e su soffitti e pareti non verticali, senza dover produrre un oggetto solido pieno o costruire strutture di sostegno intensivo.
Pertanto, stampando di meno per ottenere lo stesso risultato, la Massivit 1800 è in grado di aumentare notevolmente la velocità di stampa, riducendo allo stesso tempo anche i costi dei materiali e il peso del prodotto, il che è fondamentale per i vantaggi della movimentazione, il trasporto e lo stoccaggio dei materiali aggiuntivi.
Dunque, cosa offre la vostra soluzione a quelle aziende che stampano in grandi formati e a quelle che si occupano di insegnistica e cartellonistica a cui è rivolta, e perché i titolari delle imprese del settore dovrebbero mettersi comodi e prendere nota?
Semplicemente, perché essa offre qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo. Essa rende possibile la creazione di progetti di comunicazione pubbblicitaria e cartellonistica stampati in 3D animati e appariscenti al di là di quelli che si possono ottenere con soluzioni di stampa di grande formato 2D. Con la capacità di produrre molto velocemente pezzi in 3D di alta qualità con altezze massime di 1,8 m (6 piedi), prevediamo che essa trasformi il modo in cui vengono creati i progetti di marketing, pubblicitari e tematici di alto livello.
Per i titolari delle aziende che si occupano di stampa di grande formato e cartellonistica, essa potrebbe aprire la porta a nuove opportunità di affari. L’industria della stampa rimane un ambiente difficile in cui operare e la necessità di una produzione a maggiore impatto
rispetto al fornitore successivo sarà un obiettivo costante per coloro che lavorano direttamente sul campo. Questo è un terreno familiare per i fornitori di stampa di grande formato, pertanto la capacità di differenziare la vostra offerta e arricchire la vostra gamma di applicazioni per i clienti si rivelerà sempre utile per voi nell’obiettivo di mantenere i clienti e aggiudicarsene di nuovi.
Va da sé che brand manager e marketing manager cercheranno sempre di massimizzare i loro budget con quanto più fattore sorpresa possibile. La capacità di offrire comunicazioni visive accattivanti dal valore aggiunto che meglio coinvolgano il pubblico ottiene questo risultato. Inoltre, ciò rende molto più facile coinvolgere (e successivamente mantenere) tali clienti.
L’opportunità del 3D rende la decisione d’investimento futuro per i fornitori di stampa di grande formato un po’ più difficile?
Penso che ciò dipenda dalle aspirazioni e dagli obiettivi strategici delle singole aziende. Un buon numero di vostri lettori sta già dirigendo aziende di successo e redditizie, avendo trovato la loro offerta di nicchia per i rispettivi clienti. Detto ciò, abbandonare la propria “comfort zone” per esplorare e aggiungere nuove applicazioni alla propria offerta e attività orientata al futuro fa sempre bene e aiuta a mantenere un vantaggio competitivo. In una certa misura, l’opportunità del grande formato 2D ha già raggiunto l’apice, in quanto a velocità di stampa e qualità di produzione, oltre alla gamma di progetti realizzabili e, cosa della massima importanza per gli stampatori, al livello di redditività che essa può generare.
Come tecnologia appena arrivata nel settore delle arti grafiche, i tempi sono ormai maturi per cogliere l’attimo e prendere l’iniziativa differenziando le proprie capacità di servizio e aggiungendo una nuova dimensione alla propria attività.
Cosa pensate che la stampa 3D tenga in serbo per il futuro di questo particolare settore?
Non ho una sfera di cristallo, ma penso che il modo in cui la tecnologia si è sviluppata in generale in altri settori sia presumibilmente un valido indicatore di dove le cose potrebbero essere condotte alla fine.
Questo vale anche per il settore del grande formato 2D tradizionale, che nel corso del tempo ha raggiunto velocità maggiori, migliorato la qualità di produzione e ampliato una gamma di substrati di stampa in continua espansione.
Sarei pertanto sorpreso se tra qualche anno non vedessimo più applicazioni 3D aggiuntive che dobbiamo ancora prendere in considerazione. Inoltre, queste saranno create probabilmente con velocità ancora maggiori, dimensioni di costruzione più grandi e, forse, più opzioni di materiale che porteranno il settore del grande formato e della pubblicità, più lontano su un terreno ancora inesplorato.
La stampante Massivit 1800 è stata mostrata pubblicamente per la prima volta alla Drupa, a Düsseldorf (Germania), dal 31 maggio al 10 giugno.
Leggi Let’s Drupa per approfondire.
Si è parlato di Massivit 3D anche al FESPA Italia DAY. Leggi l’articolo su WIDE